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mercoledì 26 dicembre 2012
Che fare se si è Giapponesi e si vuole aprire in Italia o viceversa?
Trasferimento sede legale in Giappone Trasferimento sede legale in Giappone Salve, è la prima volta che scrivo su un forum per questo siate compassionevoli e perdonate i miei passi falsi! Espongo il mio problema...io e il mio fidanzato abbiamo creato un srl di due soli soci con un amministratore unico. La sede legale è in Italia, la filiale a Tokyo e lavoriamo esclusivamente in Giappone (vendiamo prodotti alimentari italiani in Giappone). Dal momento che le leggi italiane invece di aiutare le piccole aziende sembrano preferire metterle i bastoni tra le ruote abbiamo deciso di eliminare la sede italiana (anche se a malincuore). Vorrei un consiglio su cosa sia meglio fare sia in relazione ai costi che ad eventuali problemi futuri ( ho letto che se si trasferisce la sede legale di una società italiana in un paese EXTRA-UE continua comunque a considerarsi come italiana e questo presupporrebbe mantenere iscrizione a camera di commercio e via dicendo): 1)Chiudere la società italiana e aprirne una completamente nuova in Giappone? 2)o trasferire la sede legale direttamente in Giappone? Per favore non rimandatemi al nostro commercialista perché ne abbiamo cambiati 4, vista la particolarità della nostra situazione gli errori commessi dai nostri commercialisti (in buona parte per superficialità oltre che ignoranza) sono stati davvero tanti! grazie
ARTICOLO INTERESSANTE: CONTE77 BannedData Registrazione Nov 2009 Messaggi 658
Agrandi linee ti posso dire che se vivete in Italia e da qui gestite il lavoro (conta poco se con internet o di persona) sarete tassati sempre e comunque in Italia anche se portate la sede in Giappone dato che il centro dei vostri interessi è l'italia. Se gestite l'attività solo in Giappone allora dovete consigliarvi con qualche commercialista giapponese.Rispondi Citando14-11-10, 00:52#3mariovannini EspertoData Registrazione Jun 2010 Messaggi 392
Buonasera simona70 Nel tuo quesito non specifichi se intendi restare in Italia o vivere in Giappone. Questa tua scelta può variare per quanto riguarda la tassazione. Premetto che non conosco il fisco giapponese ma ti posso esporre delle esperienze simili avute con paesi sudamericani ed europei quando ancora non esisteva l’attuale legislazione Iva comunitaria. -La società italiana è di solo export (acquista prodotti in Italia per rivenderli all’estero) e dichiara il reddito in Italia e quindi i redditi saranno tassati secondo le nostre norme. a) se sei residente in Italia gli utili distribuiti saranno tassati in Italia secondo le norme nazionali. b) se non sei residente in Italia e sei iscritta all’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero) gli utili distribuiti saranno tassati al 10 o 15% secondo la convenzione del 18.12.72 n.855 (non la conosco in dettaglio ma si può cercare su internet o presso l’ambasciata). -La società giapponese è di import e rivende sul mercato nipponico. Il reddito prodotto sarà tassato in base alle norme giapponesi. a) se sei residente in Italia gli utili distribuiti saranno tassati in Italia in base alla convenzione (se siete soci diretti). b) se non sei residente in Italia e sei iscritta all’Aire gli utili distribuiti saranno tassati secondo le norme giapponesi e in Italia non sei tenuta a dichiarare nulla (se siete Asoci diretti). c) se il capitale della società estera è di proprietà della società italiana gli utili distribuiti confluiranno nel conto economico della società italiana. Non vedo la necessità di chiudere la società in Italia (a parte i costi) in quanto non ci sono legami fra le due entità se non commerciali (cliente/fornitore, debiti/crediti) e di partecipante/partecipata. Se intendi eliminare la società italiana, i fornitori di prodotti alimentari dovranno fatturare direttamente alla tua società giapponese eliminando così alcuni passaggi. Gli utili distribuiti dalla società giapponese, al netto della loro tassazione, saranno tassati in Italia in capo ai soci come persone fisiche secondo la convenzione. La decisione di trasferire la sede legale all’estero o aprire una nuova società, a mio parere, è la stessa cosa. Sicuramente ti conviene ricominciare da principio se non hai obblighi di marchi o brevetti. Non è chiaro l’accenno alla società italiana (?) con sede all’estero e CCIAA. Ai soci di società non si richiede l’iscrizione alla CCIAA. A meno che in Giappone sia necessario essere imprenditori per aprire una società. Se invece esiste in Italia una società che gestisce soltanto la partecipazione estera è obbligatoria, ovviamente, la sua iscrizione. Questo è una esposizione schematica che chiaramente non può essere esaustiva delle tue problematiche. Saluti
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