mercoledì 21 agosto 2024

Psicologhe alienate e alienanti


La psico farmacologia e l'alienazione sociale del secondo millennio 



**Premessa della tesi:**

Sin da bambina, immaginavo che un giorno, verso i 28 anni, avrei vissuto una sorta di epifania, un momento preciso in cui mi sarei finalmente sentita adulta. Credevo che questo avvenisse dopo il completamento di certi traguardi: la fine degli studi, un lavoro stabile, una casa propria. Consideravo matrimonio e figli come "naturali conseguenze" di questa crescita, pensando che, una volta raggiunta questa maturità, avrei lasciato alle spalle ogni hobby e interesse "da ragazzina". Ma la realtà si è rivelata ben diversa: quel momento di illuminazione non è mai arrivato.

Ora, a 32 anni, mi chiedo ancora cosa significhi davvero essere adulti. Ho discusso la questione con molti miei coetanei, e sembra che nessuno abbia una risposta chiara. Non sono le relazioni a determinare questa maturità, visto che molti continuano a rifugiarsi in relazioni transitorie, mostrando un atteggiamento tipicamente adolescenziale. Non è nemmeno il lavoro, dato che dopo cinque anni di carriera mi sento ancora inesperta. Nemmeno il conseguimento di un titolo di studio sembra fornire una risposta.

E allora, che cos'è davvero l'essere adulti? È la capacità di badare a se stessi, di gestire una casa, di pagare le bollette? Significa forse abbandonare le passioni giovanili per concentrarsi su argomenti più "importanti", come il futuro, l'economia e le difficoltà degli altri? O forse è la consapevolezza della responsabilità verso gli altri, come prendersi cura di genitori anziani o dei propri figli?

Questa tesi cercherà di rispondere a questa domanda complessa, esplorando il significato dell’età adulta e i criteri con cui definiamo noi stessi come adulti, attraverso l’analisi di riferimenti filosofici e letterari che offrono diverse prospettive su questa transizione.

**Capitolo Neurologico e Connessione con l’Adultià**

Per comprendere appieno la questione della maturità, è fondamentale considerare anche gli aspetti neurologici e psicologici che influenzano il nostro sviluppo come adulti. Il sistema nervoso gioca un ruolo cruciale nel modo in cui viviamo e interpretiamo le esperienze di vita, e può aiutarci a comprendere meglio le difficoltà e le sensazioni che accompagnano la transizione verso l’età adulta.

A differenza dei fasci cortico-spinali, le fibre somatomotrici contenute nella maggior parte dei nervi cranici non presentano i propri motoneuroni nel midollo spinale, ma nel tronco encefalico, nei nuclei motori dei rispettivi nervi. Per questo motivo, tale via prende il nome di cortico-nucleare. Gli unici nervi cranici privi di una componente motoria somatica sono i nervi olfattivo (I), ottico (II) e vestibolococleare (VIII). La maggior parte degli altri presentano nuclei motori che ricevono fibre cortico-nucleari da entrambi gli emisferi, rendendo le lesioni piramidali unilaterali meno sintomatiche. Tuttavia, i nervi facciale (VII), ipoglosso (XII) e accessorio (XI) presentano eccezioni specifiche che evidenziano la complessità e la sofisticatezza del controllo neuromuscolare e sensoriale.

Le vie somatosensoriali trasmettono informazioni sulla sensibilità tattile, propriocettiva, termica e dolorifica. La comprensione di queste vie è fondamentale per capire come il sistema nervoso possa essere influenzato da esperienze emotive e psicologiche. Ad esempio, le fibre ascendenti della colonna posteriore del midollo spinale sono responsabili della sensibilità tattile e propriocettiva, e il loro percorso nel sistema nervoso centrale è cruciale per la nostra percezione del mondo e delle nostre esperienze.

**Tesi: L’Influenza della Mancanza di Relazioni e delle Dipendenze sul Sistema Nervoso**

La mancanza di un partenariato primario e la vita senza libertà dalle dipendenze farmacologiche possono produrre effetti permanenti sul sistema nervoso, in particolare sul trigemino e l'ipotalamo, portando a contrazioni nervose incontrollate come il bruxismo e il morso della lingua. L'assenza di una connessione vitale e significativa con un partner primario, così come la dipendenza dai farmaci, può attivare risposte stressogene croniche nel sistema nervoso centrale, influenzando in modo negativo i circuiti neuronali che regolano la tensione muscolare e la percezione del dolore.

**1. Il Trigeminismo e l'Irritazione del Nervo Trigemino**

Il nervo trigemino è responsabile della sensibilità della faccia e della masticazione ed è strettamente connesso alla regolazione della tensione muscolare del viso. In condizioni di stress cronico e deprivazione emotiva, questo nervo può diventare ipersensibile, portando a disturbi come il bruxismo e il morso involontario della lingua, segni di disfunzioni nel controllo neuromuscolare.

**2. Il Ruolo dell'Ipotalamo nello Stress Cronico**

L'ipotalamo, una struttura cerebrale chiave nella regolazione delle risposte allo stress, può essere influenzato negativamente dalla mancanza di affetto e dalla dipendenza da farmaci. L’attivazione cronica dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) può aumentare i livelli di cortisolo, con effetti deleteri sul cervello e sulla salute psicologica generale.

**Il Paradosso della Formazione Psicologica e l'Infelicità Professionale**

La formazione clinica dei professionisti della psicologia, spesso focalizzata sull'analisi delle patologie psichiche, può paradossalmente portare a una maggiore suscettibilità a disturbi psicologici. Le tecniche di autocontrollo e l'uso di farmaci per gestire i sintomi psicologici, senza riconoscere l'importanza delle connessioni umane primarie, possono ridurre la capacità del terapeuta di vivere pienamente, portando a stati di ansia, depressione e disturbi ossessivo-compulsivi.

**Conclusione**

In sintesi, la mancanza di un partenariato primario e la dipendenza da farmaci possono portare a disfunzioni neurologiche e psicologiche, influenzando la nostra percezione della maturità e del benessere. È essenziale riconoscere l'importanza delle relazioni affettive primarie, della connessione con le tradizioni culturali e della libertà dalle dipendenze farmacologiche per mantenere un equilibrio psicofisico ottimale e comprendere meglio la complessità dell’essere adulti.

#FaxxioPh

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